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Cassazione, cinture di sicurezza, INAIL, infortunio, responsabilità datoriale, Suprema Corte di Cassazione
Cassazione, Sez. IV Penale, 25 giugno 2014, n. 27615
Con la sentenza in esame, la Suprema Corte di Cassazione ha definito la responsabilità del datore di lavoro in ipotesi di infortunio sul lavoro concausato dall’assenza di cinture di sicurezza, anche qualora queste siano state messe a disposizione dei lavoratori ma, di fatto, non da questi utilizzate (nel caso di specie erano disponibili in luogo distante circa 1 km da quello in cui si è verificato l’infortunio). Secondo i giudici, infatti, resta confermato il dovere datoriale di realizzare un’organizzazione che sia efficace non solo nella messa a disposizione di idonei mezzi di protezione, bensì nell’assicurare che essi siano sempre utilizzati concretamente. Tale organizzazione può passare da istruzioni e formazione mirate e in costante aggiornamento/ripetizione, nonché da procedure operative che impongano, in caso di rilevata non-conformità, azioni correttive immediate, od, ancora, la presenza di soggetti preposti a vigilare sull’operato “in sicurezza” dei lavoratori.