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Studio Lodi dr. Luca

~ Diritto e Sicurezza del Lavoro

Studio Lodi dr. Luca

Archivi tag: infortunio

Cass. pen. 50439/2019: responsabilità datoriale e del RSPP per valutazione dei rischi inadeguata

21 martedì Gen 2020

Posted by Luca Lodi in sicurezza

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attrezzature di lavoro, Cass. 59439/2019, Cassazione, DVR, infortunio, responsabilità, responsabilità datoriale, RSPP, sicurezza, sicurezza sul lavoro, studio lodi, studiolodi, Suprema Corte di Cassazione, taglio, Valutazione dei rischi, valutazione rischi

Solito epilogo post infortunio: Valutazione dei rischi inadeguata. Nel ravvisare la responsabilità del datore di lavoro secondo le norme dell’ordinamento, i giudici confermano la responsabilità anche del RSPP nella misura in cui la valutazione dei rischi è risultata inadeguata e, quindi, nonostante il ruolo consulenziale e non attuativo ascritto dalla norma in capo al RSPP, costui deve rispondere per colpa generica (imperizia, imprudenza, negligenza) e specifica (individuazione dei rischi) allorquando con conoscenze attese e con un grado di diligenza proporzionato all’incarico conferito, non abbia supportato correttamente il datore di lavoro nell’eseguire la valutazione dei rischi.

Ecco perché è fondamentale che il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione svolga con massima diligenza e perizia il proprio ruolo, per quanto possibile, fermo restando il dovere essenziale dell’azienda di coinvolgerlo e di non nascondergli informazioni o situazioni dalle quali può scaturire un infortunio e, di riflesso, una responsabilità (laddove con l’ordinaria diligenza e le competenze di cui è in possesso il RSPP possa individuare il rischio con la conseguente attesa segnalazione al datore di lavoro).

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Infortunio in itinere in bicicletta

18 lunedì Apr 2016

Posted by Luca Lodi in lavoro, sicurezza

≈ Commenti disabilitati su Infortunio in itinere in bicicletta

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bicicletta, INAIL, infortunio, infortunio in itinere

bicicletta

BICICLETTA: Legittimo l’uso, come noto, purché il mezzo sia scelto per ragioni di esigenze e secondo criterio di normalità-razionalità. Lo conferma la Cassazione, sez. lavoro, con sentenza n. 7313 del 13 aprile 2016; d’altronde si tratta di un mezzo di trasporto comodo e rispettoso dell’ambiente, oltre che di stimolo al benessere personale e il suo utilizzo è stato peraltro incentivato dalla legge n. 221/2015 (“collegato ambientale”). Resta inteso che i corollari della normativa antinfortunistica sono immutati: la scelta del mezzo deve essere essere ponderata sui criteri razionali di cui sopra, tipicità di scelta, lunghezza del percorso del percorso e, per certi versi, dal rischio incombente sul tragitto; inoltre, non si dimentichi che il tragitto casa-lavoro, perché sia tutelato dall’INAIL, deve essere quello normale, non deviato per ragioni personali, e nella copertura assicurativa è compreso anche il percorso verso il luogo abituale di pausa pranzo esclusivamente quando non sia disponibile la mensa aziendale.

Secondo l’orientamento giurisprudenziale recente, l’utilizzo della bicicletta da parte del lavoratore per recarsi al lavoro deve essere valutato in relazione al costume sociale, alle esigenze familiari, alla disponibilità dei mezzi pubblici, al percorso di riferimento e alle condizioni climatiche, nonché – ed è qui la novità insita nella sentenza della Cassazione – alla tendenza nell’ordinamento di incentivarne l’uso (rif. collegato ambientale).

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La formazione deve essere specifica, adeguata e sufficiente (Cass. 29908/2015)

24 martedì Nov 2015

Posted by Luca Lodi in formazione, sicurezza

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Cass. 29908/2015, formazione, formazione specifica, infortunio, infortunio mortale, sicurezza

Cass. pen., sez. IV, sent. 13 luglio 2015, n. 29908 – Infortunio mortale per la rottura della fascia di imbracatura del carico. Responsabilità del datore di lavoro.

Quanto alla formazione dei lavoratori, va premesso che il debito di sicurezza nei confronti del lavoratore a cui è tenuto il datore, prevede, tra l’altro, l’obbligo di informare i dipendenti dei rischi per la sicurezza e la salute in relazione all’attività svolta nell’impresa (art. 21 D.Lgs. 626/94, vigente all’epoca dei fatti) e di adeguata formazione in materia di sicurezza (art. 22, ibidem).

Ora il riferimento è agli artt. 36-37 del D.Lgs. 81/08.
Nell’ambito del POS (Piano Operativo di Sicurezza) ci si dovrebbe aspettare che esso affronti il rischio valutato e indichi come “operativamente” procedere “in sicurezza”.

Prosegue infatti la sentenza:

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Condotta abnorme del lavoratore (Cass. 28132/2015)

23 lunedì Nov 2015

Posted by Luca Lodi in sicurezza

≈ Commenti disabilitati su Condotta abnorme del lavoratore (Cass. 28132/2015)

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cantieri, cantieri temporanei o mobili, Cassazione, condotta abnorme, coordinatore per l'esecuzione, coordinatore sicurezza esecuzione, CSE, datore di lavoro, infortunio, infortunio mortale

Cassazione Penale, Sez. IV, 2 luglio 2015, n. 28132 – Caduta mortale di un operaio e responsabilità di un coordinatore per l’esecuzione. Nessun comportamento abnorme della vittima.

Ormai lo sappiamo: solo la condotta “abnorme” esclude la responsabilità datoriale o del CSE. Ecco puntuali le parole dei giudici…

Poiché le norme di prevenzione antinfortunistica mirano a tutelare il lavoratore anche in ordine ad incidenti che possano derivare da sua negligenza, imprudenza e imperizia, il comportamento anomalo del lavoratore può acquisire valore di causa sopravvenuta da sola sufficiente a cagionare l’evento, tanto da escludere la responsabilità del datore di lavoro e, in generale, del destinatario dell’obbligo di adottare le misure di prevenzione, solo quando esso sia assolutamente estraneo al processo produttivo o alle mansioni attribuite, risolvendosi in un comportamento del tutto esorbitante e imprevedibile rispetto al lavoro posto in essere, ontologicamente avulso da ogni ipotizzabile intervento e prevedibile scelta del lavoratore. Tale risultato, invece, non è collegabile al comportamento, ancorché avventato, disattento, imprudente, negligente del lavoratore, posto in essere nel contesto dell’attività lavorativa svolta, non essendo esso, in tal caso, eccezionale ed imprevedibile.

Testo della sentenza su Olympus (Osservatorio dell’Università degli Studi di Urbino)

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Appalto: responsabilità del committente

02 giovedì Lug 2015

Posted by Luca Lodi in lavoro, sicurezza

≈ Commenti disabilitati su Appalto: responsabilità del committente

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appalto, committente, contratto di appalto, datore di lavoro, infortunio, posizioni di garanzia

Corte di Cassazione, sez. IV penale, 17 dicembre 2014, sentenza n. 52446

In materia di prevenzione degli infortuni, con riguardo ai lavori svolti in esecuzione di un contratto di appalto o di prestazione d’opera, il dovere di sicurezza è riferibile, oltre che al datore di lavoro, anche al committente, pur non potendo esigersi da quest’ultimo un controllo pressante, continuo e capillare sull’organizzazione e sull’andamento dei lavori.

FONTE: Notizia tratta da “Ambiente & Sicurezza” n. 11 del 17 giugno 2015.

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