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Di recente il presidente degli USA, Donald Trump, ha deciso di uscire dal trattato di Parigi, un accordo nato per contrastare il surriscaldamento globale cercando di ridurre le emissioni di anidride carbonica, uno dei principali e più pericolosi gas serra.
Non solo la maggior parte dei rappresentanti dei Paesi europei si sono schierati contro la decisione del leader americano, ma anche numerosi Stati del paese a stelle e strisce.
L’opinione pubblica si divide: da una parte c’è chi afferma che non ci saranno grossi peggioramenti in quanto il sistema politico ed economico americano si basa sulle dinamiche di mercato, ovvero gli investimenti sulle risorse rinnovabili continueranno finché queste rimarranno redditizie e negli ultimi anni il gas, siccome più economico, ha superato l’utilizzo del carbone come fonte principale di energia; dall’altra c’è chi sostiene che tale scelta impedirà il raggiungimento degli obiettivi su scala mondiale proposti dal trattato, in quanto gli Stati Uniti sono il secondo produttore mondiale di gas serra, con il 15% delle emissioni globali (dati 2015), ed, inoltre, può portare altre nazioni a rallentare il loro impegno nella limitazione delle emissioni.
In ogni caso l’Europa continua nel suo sforzo di riduzione di CO2 nell’atmosfera, e nell’ultimo anno si è ottenuto un lieve miglioramento: si è registrato un calo dello 0,4% nel 2016 rispetto all’anno precedente.
Nello specifico, per quanto riguarda l’Italia, si è riusciti a contenere le emissioni: nel 2016 si è registrata una diminuzione del 2,9% rispetto all’anno precedente, anche se continua a restare il terzo più grande inquinatore europeo (con il 10,10% delle emissioni totali).
Dunque una buona notizia per l’ambiente, ma che non è detto che si rispecchi anche per l’economia: infatti questa diminuzione di CO2 può rappresentare una parte di imprese che hanno cessato l’attività.
Non solo gli Stati vogliono diminuire le emissioni, ma esistono anche realtà private che lottano per la salvaguardia dell’ambiente. Una su tutte la svizzera Climeworks, primo impianto commerciale al mondo, che sfrutta la CO2 con un duplice scopo: il primo è proprio quello di assorbire CO2 per pulire l’aria; il secondo è che questa CO2 assorbita viene utilizzata come fertilizzante nelle serre.