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Per rispondere alle molteplici domande di questi giorni, condividiamo il testo (PDF) del D.P.C.M. 01/03/2020 annotato ed evidenziato opportunamente da noi per agevolare la comprensione della lettura.
Le misure indicate, infatti, sono differenti per zone a maggior rischio o per Modena che attualmente non è definita in tale condizione.
Le regole restano sostanzialmente quelle di prudenza e buone prassi igieniche. Rinviamo all’articolo che avevamo già messo on-line: “Coronavirus, regole generali e prudenza ma niente panico!” (sulle mascherina abbiamo aggiunto una nota integrativa).
Premesso ciò, ci pervengono anche richieste di aggiornamento DVR: chiariamo che in generale NON serve aggiornare alcun documento!
Il DVR attiene ai rischi professionali, non a quelli esogeni. Altrimenti bisognerebbe valutare anche il rischio di caduta di meteorite (come molti tecnici hanno ironicamente commentato e siamo d’accordo).
Negli ambienti sanitari, dove il rischio biologico è assolutamente pertinente e coerente con le mansioni dei lavoratori, è presente – almeno per le realtà da noi assistite – un apposito documento denominato DVR-Biologico. In tale documento sono stati presi in esame anche gli agenti biologici di “gruppo 2” [v.Nota1] che comprendono tutta la famiglia dei Coronaviridae (quindi anche il coronavirus SARS-CoV-2 seppur non fosse ancora noto ma il DVR non deve riferire a ogni singolo agente biologico potenziale ma a quelli specificamente gestiti, se del caso, o al relativo “gruppo” e conseguenti misure di prevenzione e protezione secondo quanto disciplinato dal D.Lgs. 81/08 che classifica gli agenti biologici in apposite tabelle divise tra batteri, virus, funghi, parassiti).
Infine, sono state diramate alcune indicazioni dell’ASL di Modena (PDF). Le condividiamo anch’esse da noi annotate perché purtroppo stanno generando ulteriore confusione giacché contengono talune note non coerenti con quanto decretato in via ufficiale e con qualche errore di merito circa le protezioni da adottare in ambiente sanitario (infatti le mascherine chirurgiche sono assolutamente adatte come protezione da agenti biologici trasmissibili via droplet, cioè goccioline, mentre il facciale filtrante, oltre alla protezione da determinati agenti chimici quali le polveri, risulta necessario per tutelarsi da agenti biologici aerodispersi ma il coronavirus non rientra in quest’ultima casistica).
Invitiamo la clientela a contattarci telefonicamente per ogni ulteriore confronto.
Documenti collegati:
- D.P.C.M. 01/03/2020 annotato ed evidenziato (PDF)
- Indicazioni ASL 02/03/2020 annotato ed evidenziato (PDF)
Ulteriore materiale di approfondimento:
- Pubblicazione INAIL del 28/02/2020 su Covid-19 e protezione degli operatori sanitari (PDF)*
*in qualità di Istituto assicuratore l’INAIL si sofferma in una tabella sui DPI di tipo FFP2 e FFP3, senza entrare nel merito di mascherine chirurgiche nonostante chiarisca puntualmente le modalità di trasmissione del virus nel primo paragrafo del testo; si tratta comunque di un ottimo contributo di dottrina scientifica. Infine, quando nell’ultimo paragrafo l’Istituto menziona l’integrazione di valutazione dei rischi tenendo conto delle “ulteriori situazioni rese note dall’autorità sanitaria competente”: ciò non significa obbligo di modificare il DVR, bensì di integrazione automatica (implicita) delle misure in esso previste con comportamenti rispettosi delle indicazioni dei Dipartimenti di Sanità pubblica come è giusto attendersi tanto per l’operatore sanitario quanto per il cittadino.
Link esterni per ulteriori informazioni:
- FAQ del portale di epidemiologia del Centro nazionale di prevenzione delle malattie e la promozione della salute – Istituto Superiore di Sanità
- FAQ del Ministero della Salute sul nuovo coronavirus e sulla malattia Covid-19
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Nota1 (Aggiornamento): Con Direttiva 2020/739/UE del 3 giugno 2020 (estratto in immagine qui sotto), il SARS-CoV-2 è stato ri-classificato in “gruppo 3” in ragione della particolare gravità, della contagiosità e della rapida diffusione nella popolazione (mondiale).
