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Studio Lodi dr. Luca

~ Diritto e Sicurezza del Lavoro

Studio Lodi dr. Luca

Archivi autore: Luca Lodi

Codice di Prevenzione Incendi (D.M. 3 agosto 2015)

26 giovedì Nov 2015

Posted by Luca Lodi in antincendio, sicurezza

≈ Commenti disabilitati su Codice di Prevenzione Incendi (D.M. 3 agosto 2015)

Tag

antincendio, codice prevenzione incendi, CPI, D.M. 03/08/15, D.M. 10/03/98, prevenzione incendi, vigili del fuoco

Prevenzione incendi: THE REVOLUTIONARY BREAKTHROUGH (LA “SVOLTA” BUONA?)

immagine incendio con pompiere

Il 20 agosto scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.M. 3 agosto 2015 “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi” (ormai noto come nuovo “Codice”, seppur non nel senso legale del termine) con l’obiettivo di andare incontro elle esigenze progettuali dei professionisti del settore che fino ad oggi potevano fare riferimento alla FSE (Fire Safety Engeneering) di cui al D.M. 9 maggio 2007 come alternativa ai criteri e linee guida via via consolidati in materia antincendio (anzitutto il D.M. 10 marzo 1998). Si consideri che i regolamenti ministeriali non avevano coperto tutte le attività (c.d. “normate”): da qui l’interesse a raggiungere le attività “non normate” con il Codice di Prevenzione Incendi.
Esso è strutturato in 4 sezioni, valuta 3 tipologie di profili di rischio (vita, beni, ambiente). Potrà applicarsi sia alle attività nuove che a quelle esistenti (anche in caso di ristrutturazione o ampliamento purché vi sia compatibilità tra le parti). Sarà requisito fondamentale per il progettista applicare integralmente questo metodo affinché si assicuri una sinergica strategia antincendio.
Questo strumento nelle mani di progettisti sempre più protagonisti conferirà – o meglio: dovrebbe conferire – maggiore responsabilità nelle scelte, delle misure di prevenzione incendi, con auspicio di semplificazione dell’iter burocratico?

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La formazione deve essere specifica, adeguata e sufficiente (Cass. 29908/2015)

24 martedì Nov 2015

Posted by Luca Lodi in formazione, sicurezza

≈ Commenti disabilitati su La formazione deve essere specifica, adeguata e sufficiente (Cass. 29908/2015)

Tag

Cass. 29908/2015, formazione, formazione specifica, infortunio, infortunio mortale, sicurezza

Cass. pen., sez. IV, sent. 13 luglio 2015, n. 29908 – Infortunio mortale per la rottura della fascia di imbracatura del carico. Responsabilità del datore di lavoro.

Quanto alla formazione dei lavoratori, va premesso che il debito di sicurezza nei confronti del lavoratore a cui è tenuto il datore, prevede, tra l’altro, l’obbligo di informare i dipendenti dei rischi per la sicurezza e la salute in relazione all’attività svolta nell’impresa (art. 21 D.Lgs. 626/94, vigente all’epoca dei fatti) e di adeguata formazione in materia di sicurezza (art. 22, ibidem).

Ora il riferimento è agli artt. 36-37 del D.Lgs. 81/08.
Nell’ambito del POS (Piano Operativo di Sicurezza) ci si dovrebbe aspettare che esso affronti il rischio valutato e indichi come “operativamente” procedere “in sicurezza”.

Prosegue infatti la sentenza:

Continua a leggere →

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Condotta abnorme del lavoratore (Cass. 28132/2015)

23 lunedì Nov 2015

Posted by Luca Lodi in sicurezza

≈ Commenti disabilitati su Condotta abnorme del lavoratore (Cass. 28132/2015)

Tag

cantieri, cantieri temporanei o mobili, Cassazione, condotta abnorme, coordinatore per l'esecuzione, coordinatore sicurezza esecuzione, CSE, datore di lavoro, infortunio, infortunio mortale

Cassazione Penale, Sez. IV, 2 luglio 2015, n. 28132 – Caduta mortale di un operaio e responsabilità di un coordinatore per l’esecuzione. Nessun comportamento abnorme della vittima.

Ormai lo sappiamo: solo la condotta “abnorme” esclude la responsabilità datoriale o del CSE. Ecco puntuali le parole dei giudici…

Poiché le norme di prevenzione antinfortunistica mirano a tutelare il lavoratore anche in ordine ad incidenti che possano derivare da sua negligenza, imprudenza e imperizia, il comportamento anomalo del lavoratore può acquisire valore di causa sopravvenuta da sola sufficiente a cagionare l’evento, tanto da escludere la responsabilità del datore di lavoro e, in generale, del destinatario dell’obbligo di adottare le misure di prevenzione, solo quando esso sia assolutamente estraneo al processo produttivo o alle mansioni attribuite, risolvendosi in un comportamento del tutto esorbitante e imprevedibile rispetto al lavoro posto in essere, ontologicamente avulso da ogni ipotizzabile intervento e prevedibile scelta del lavoratore. Tale risultato, invece, non è collegabile al comportamento, ancorché avventato, disattento, imprudente, negligente del lavoratore, posto in essere nel contesto dell’attività lavorativa svolta, non essendo esso, in tal caso, eccezionale ed imprevedibile.

Testo della sentenza su Olympus (Osservatorio dell’Università degli Studi di Urbino)

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Formaldeide, nuova classificazione del pericolo

28 mercoledì Ott 2015

Posted by Luca Lodi in ambiente, sicurezza

≈ Commenti disabilitati su Formaldeide, nuova classificazione del pericolo

Tag

agenti cancerogeni, aldeide formica, cancerogeno, formaldeide, registro degli esposti

Dal 1° gennaio 2016 la formaldeide sarà classificata tra gli agenti cancerogeni 1B (H350 può provocare il cancro), diversamente dal passato (cancerogeni 2, H351 sospettata di provocare il cancro). È inoltre stata classificata come sospettata di provocare alterazioni genetiche (H341).

La nuova classificazione (Carc. 1B) comporta l’applicazione del Titolo IX, Capo II, del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico per la salute e sicurezza dei lavoratori):

  1. individuare se nei processi aziendali (compresi i processi ausiliari, es. manutenzione) si fa uso di formaldeide o se è presente nelle sostanze o miscele utilizzate (vedi schede di sicurezza: sezioni 3 e 10);
  2. valutare la possibilità di sostituire la formaldeide con sostanze o preparati meno pericolosi;
  3. aggiornare il DVR;
  4. predisporre interventi – tecnici, organizzativi, procedurali;
  5. informazione e formazione lavoratori;
  6. sorveglianza sanitaria;
  7. registro degli esposti (per i lavoratori ai quali la valutazione ha evidenziato un rischio per la salute)

In allegato abbiamo preparato una nota tecnica di approfondimento sulla Formaldeide.

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Voucher non possibili negli appalti. Particolarità per la sicurezza

28 mercoledì Ott 2015

Posted by Luca Lodi in lavoro, sicurezza

≈ Commenti disabilitati su Voucher non possibili negli appalti. Particolarità per la sicurezza

Tag

buoni lavoro, D.Lgs. 151/2015, D.Lgs. 81/2008, lavoro accessorio, lavoro occasionale accessorio, sicurezza, voucher

E’ vietato il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio (voucher) nell’ambito dell’esecuzione di appalti di opere o servizi, fatte salve le specifiche ipotesi individuate con decreto del Ministero del lavoro….

Così recita l’articolo 48, comma 6, del decreto legislativo n. 81 del 15 giugno 2015.

Inoltre, la formulazione nel campo di applicazione del Testo Unico di salute e sicurezza sul lavoro impone che al lavoratore accessorio si applichino le regole antinfortunistiche (compresa formazione e sorveglianza sanitaria) al pari dei lavoratori dipendenti, fatta eccezione per il lavoro prestato presso datori di lavoro non imprenditori o non professionisti e nei casi di piccoli lavori domestici a carattere straordinario compreso l’insegnamento privato supplementare e l’assistenza domiciliare a bambini, anziani, ammalati e disabili.

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